Una storia “negata”, quella che si vuole affrontare con il recente libro “Società precapitalistica e modernità in Sicilia”, che verrà presentato venerdì 31 gennaio 2014 alle 17,30 nell’auditorium della “Gazzetta del Sud” (Via U. Bonino, Messina) con gli interventi del Rettore dell’Università, Prof. Pietro Navarra, del giornalista Piero Orteca (addetto culturale della Fondazione Bonino-Pulejo) e del prof. Franco Vermiglio.
Parlare di “modernità” per la Sicilia può sembrare un nonsense, tanti sono i luoghi comuni che gravano tenacemente sull’isola. Sembra quasi di trovarsi di fronte ad una storia “immobile”, segnata da fenomeni costanti, mafia, baroni…, di fronte i quali gli storici fanno fatica a restituirci una storia scevra da slogan.
Punto paradigmatico della modernità è l’affermarsi della società capitalistica; ed è questo il punto d’attacco, il focus centrale del libro di Angelo Sindoni, professore ordinario di Storia moderna nell’Università di Messina. Il sistema creditizio è la cartina al tornasole della società capitalistica; ed esso in Sicilia si declina, dopo l’Unità, sotto forma di credito agricolo, come riconobbe il grande meridionalista Sidney Sonnino. Il libro di Sindoni, frutto di lunghe ricerche, affronta per la prima volta l’affermarsi di un sistema creditizio che nasceva dal basso, dal mondo contadino. Oltre questo, vengono sezionati altri paradigmi della modernità, e cioè i nuovi equilibri territoriali, la rottura “ideologica” col mondo feudale (ad opera del giacobinismo, con i suoi esiti politici), e persino la vita e le strutture religiose.
La presentazione del libro (edito da Rubbettino, 2013) è promossa dal Dottorato di Storia dell’Europa mediterranea (Università di Messina) e della Fondazione Bonino-Pulejo. Alla manifestazione sarà presente l’autore.