Il Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Messina ha approvato il Bilancio Unico di Previsione 2026–2028, dopo il parere favorevole del Senato Accademico e del Collegio dei Revisori dei Conti. Il documento definisce il quadro economico-finanziario dell’Ateneo per il prossimo triennio, confermando la tenuta dei conti in una fase di riduzione progressiva delle risorse straordinarie e concentrando gli stanziamenti su studenti, personale e qualità della didattica.
«Con l’approvazione del Bilancio – osserva la Magnifica Rettrice, prof.ssa Giovanna Spatari – si apre una nuova fase di programmazione del reclutamento di giovani ricercatori, docenti e personale tecnico-amministrativo». In particolare, il Bilancio recepisce i programmi di assunzione deliberati dall’Ateneo, che prevedono l’ingresso di oltre 90 nuovi ricercatori, a rafforzamento delle attività didattiche e di ricerca dei Dipartimenti.
Per il 2026 i proventi operativi complessivi sono stimati in circa 322 milioni di euro, in lieve diminuzione rispetto al 2025. Il calo è dovuto soprattutto alla riduzione dei finanziamenti per la ricerca competitiva legata alla conclusione dei progetti PNRR, mentre restano stabili i contributi statali, con il Fondo di Finanziamento Ordinario che continua a rappresentare il principale pilastro della sostenibilità economica dell’Ateneo.
Studenti e diritto allo studio
Il Bilancio conferma la centralità degli studenti. La contribuzione studentesca è stimata in circa 31 milioni di euro, in un quadro di politiche contributive orientate al welfare universitario. È confermata la no tax area fino a 28.000 euro di ISEE e cresce la quota di studenti esonerati dal contributo onnicomprensivo.
Il peso delle tasse universitarie resta contenuto: il rapporto tra contribuzione studentesca e Fondo di Finanziamento Ordinario si attesta intorno al 10%, ben al di sotto dei limiti di legge. Accanto alle agevolazioni contributive, il Bilancio prevede risorse per borse di studio, servizi agli studenti, sostegno alla disabilità e interventi per le residenze universitarie.
Personale
La spesa per il personale rappresenta la principale voce del bilancio. Il documento tiene conto degli adeguamenti retributivi e dei vincoli normativi sul turnover, confermando una strategia di investimento sul capitale umano. «Le previsioni – evidenzia la Rettrice – sono state formulate nell’ottica del contenimento e della razionalizzazione dei costi di gestione», coniugando sostenibilità finanziaria e rafforzamento dell’organico.
Didattica e investimenti
Sul fronte della didattica e degli investimenti, il Bilancio individua come priorità il potenziamento delle infrastrutture digitali e dei sistemi ICT, lo sviluppo dei servizi web di Ateneo e il completamento degli interventi sulle residenze universitarie, considerati strategici per migliorare la qualità dell’esperienza universitaria e l’attrattività dell’Ateneo.
«Esprimo soddisfazione – prosegue la Rettrice – per l’approvazione dello strumento contabile e per il prezioso lavoro svolto dal Dipartimento Amministrativo Bilancio e Finanze, diretto dal dr. Salvatore Sidoti, dal Direttore Generale e dal Prorettore al Bilancio, prof. Carlo Vermiglio, nonché per la proficua interlocuzione con il Collegio dei Revisori durante il processo di stesura del documento».
«Con l’approvazione del Bilancio di previsione – conclude Spatari – guardiamo al nuovo anno con rinnovata fiducia e massimo impegno nel rispondere alle istanze della nostra comunità e nel garantire una gestione efficiente e sostenibile».
