Si è svolta questa mattina, presso la Sala dei Pericolanti dell’Università degli Studi di Messina, la presentazione del bando di finanziamento nel settore della Smart Mobility, nell’ambito delle iniziative dell’acceleratore europeo di imprese FrontierCities2 (gestore di un fondo di 1,6 milioni di euro).
“FrontierCities2 – ha commentato Giovanni Di Fiore, direttore della società Innova BIC – è un progetto finanziato dalla Commissione Europea, per le start up che intendono sviluppare delle app in ambito di mobilità urbana e smart cities. Prevede, inoltre, finanziamenti a fondo perduto, soprattutto per sviluppatori web. Ci auguriamo – ha aggiunto – anche grazie al supporto tecnico di Unime, coinvolta già nel piano FrontierCities, di avere tanti giovani sviluppatori di Messina che possano, interagendo col Comune, sviluppare delle app che migliorino la mobilità urbana”.
Un settore, quello della Smart Mobility o anche Mobilità intelligente, vero e proprio punto cardine per il futuro. “Il suo paradigma – ha detto il prof. Massimo Di Ganci, del Dipartimento di Ingegneria – può essere applicato in vari settori, ma è sempre lo stesso. Lo scopo dei sistemi intelligenti, applicabili sempre più alla quotidianità, è infatti prevedere e trovare soluzioni immediate. Un esempio lampante è rappresentato dai device di bordo delle autovetture”. La prospettiva di un futuro fondato sulla cultura della mobilità intelligente è stata sposata anche dall’ing. Gaetano Cacciola, Assessore alla Mobilità del Comune di Messina: “l’obiettivo, nel più breve tempo possibile, sarà quello di aumentare la domanda per il trasporto pubblico locale, attraverso le nuove tecnologie”. Circa 70 bus e 12 tram, in quest’ottica, sono già stati dotati del sistema AVL (localizzazione veicolo), nell’ambito di un accordo collaborativo, ad ampio raggio, fra ATM e GTT (Gruppo Trasporti Torino), di cui beneficiano anche gli studenti dell’Università di Messina, per effetto di una convenzione fra l’Ateneo e l’Azienda di Trasporto Messinese.