Si è conclusa la conferenza internazionale “Democrazia tra crisi e nuove sfide” aperta ai temi delle Scienze politiche, giuridiche e umanistiche. Organizzata, dal 26 al 28 ottobre, dalla Scuola di dottorato in Scienze Politiche dell’Università di Messina, l’iniziativa è stata caratterizzata da una serie di panel paralleli che hanno rappresentato il fulcro della Student conference giunta alla II edizione.
L’evento è stato, inoltre, contraddistinto da un dibattito di ampio respiro tra dottorandi, dottori di ricerca e autorevoli studiosi, invitati a guidare i lavori della conferenza. Tra gli ospiti presenti, Robert Ragnar Spano, Presidente della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Francesco Tuccari, Presidente dell’Associazione Italiana degli Storici delle Dottrine Politiche (AISDP) e Stefania Mazzone, prof.ssa associata di Storia delle dottrine politiche presso l’Università degli Studi di Catania.
Vi hanno preso parte, in presenza o in collegamento streaming, circa 100 giovani studiosi provenienti da Atenei italiani e stranieri, in particolare da Francia Spagna e Germania, con l’obiettivo di valorizzare la ricerca dialogata e condivisa sulla Democrazia, favorendo l’apertura verso nuovi orizzonti interpretativi, teorici e pratici, anche alla luce dei problemi rilevati.
I lavori sono stati inaugurati, presso l’Aula Magna del Rettorato, dal Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, dal Direttore del Dipartimento SCIPOG, prof. Mario Pio Calogero, e dal Coordinatore del Dottorato in Scienze Politiche, prof. Giuseppe Bottaro.
“Ci tenevo molto a partecipare a questa iniziativa – ha detto il Rettore – perchè voi ragazzi siete il presente e il futuro. Sono ancora più felice perché il vostro dottorato lo abbiamo voluto fortemente. Ad oggi abbiamo bandito ben 884 procedure concorsuali nell’arco di 4 anni e buona parte sono stati destinati a voi giovani. Ogni nostra azione è stata ed è motivata dalla volontà di consegnarvi il futuro migliore possibile e siete voi stessi a doverlo pretendere da noi o da chi fa il nostro mestiere. Dovete studiare e lottare per perseguire i vostri obiettivi. Impegno, merito e rispetto della Carta costituzionale rappresentano le bussole che devono e dovranno muoverci. Puntando su di voi, UniMe ha accettato le sfide della modernità che dovranno condurci insieme sempre più in alto”.
“Ringrazio l’Università per l’invito – ha detto Spano – e sono contento perché l’Italia è la mia seconda patria, sono felice di chiudere il mio mandato che cesserà nei prossimi giorni qui a Messina. Oggi ci sono diverse challenge sulla Democrazia che vedono coinvolto tutto il mondo. Questo perché, in passato, la Democrazia ha connesso fra loro i popoli. Questi ultimi, oggi, sono chiamati a rispondere alle sfide ed alle crisi che riguardano globalmente l’assetto democratico. Dignità, uguaglianza e libertà sono i cardini su cui si fonda tutela dei Diritti umani che stanno alla base della Democrazia. Bisogna tendere ad un modello sociale di Democrazia inclusiva e perciò desidero spronare tutti voi giovani affinché possiate lottare per la sua affermazione e per la difesa dei valori fondamentali, costantemente, messi in pericolo da guerre e conflitti”.
Sono qui – ha aggiunto il prof. Calogero – per manifestare il mio orgoglio nei confronti di un dottorato, quello in Scienze Politiche, che ancora una volta è riuscito ad organizzare questa conferenza coinvolgendo tantissimi giovani provenienti da tutta Italia, dalla Francia e da altre zone d’Europa. L’iniziativa è una occasione confronto che rappresenta l’humus della nostra società ed il sale della nostra democrazia occidentale”.”Ringrazio tutta la governance – ha commentato il prof. Bottaro – per aver supportato sin dal principio la nascita del dottorato che mi onoro di coordinare. Il supporto è stato fattivo anche per l’organizzazione di questa Student conference; i dottorandi sono l’anima di questa iniziativa alla quale hanno risposto presente circa 100 giovani italiani e stranieri desiderosi di comunicare e di confrontare le loro idee sul presente e sul futuro della Democrazia rappresentativa. Su di essa bisogna interrogarsi per trovare delle risposte, ad oggi, sempre più urgenti”.