Comunicato n. 251
Nell’offrire alcuni suoi locali per l’ospitalità di un gruppo di profughi, l’Università degli Studi di Messina, conscia dell’immane tragedia vissuta in questi ultimi giorni dagli immigrati che sbarcano sulle coste siciliane, non fa solo esercizio di generosità.
Intanto, da Università di mare, rispetta la legge del mare che impone assistenza. Poi, ricopre oltre alla funzione di trasmissione del sapere, anche quella di formatrice di coscienze, indicando e praticando percorsi di solidarietà. Ancora, mette in valore risorse proprie, ma oggi beni comuni, per la collettività intesa questa volta non in una dimensione puramente localistica.
La sensibilità nella risposta di aiuto viene da tutte le componenti dell’Ateneo, formate non per escludere il diverso, ma piuttosto per considerarlo fratello.