UnāAula Magna gremita di studenti, giovani appassionati e docenti ha ospitato il regista e attoreĀ Edoardo Leo che ha fatto tappa anche all’Ateneo di Messina per portare avanti il suo Masterclass Tour nelle UniversitĆ italiane eĀ interagire con gli studenti e le studentesse sui temi caldi del suo ultimo film “Non sono quello che sono” tratto da “Otello” di W. Shakespeare.
Autore: astramandino
Intitolata l’Aula 2 di Giurisprudenza al Maestro Angelo Falzea
Pubblicato su Nature Communications uno studio UnMe che apre nuove prospettive sulla comprensione delle dinamiche dei terremoti su scala globale
I proff. Barbara Orecchio, Debora Presti e Cristina Totaro, docenti del Corso di Laurea in Geophysical Sciences for Seismic RiskĀ dellāUniversitĆ di Messina, in collaborazione con ricercatori del CNR-IGAG e dellāUniversitĆ di Palermo, hanno pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Communications un nuovo studio (https://www.nature.com/articles/s41467-024-53234-0) sui meccanismi sismici che hanno interessato lāaerea tra Turchia e Siria, colpita da due devastanti terremoti di magnitudo superiore a 7.5 nel febbraio 2023.Ā
Lo studio, dal titoloĀ Seismic slip channeling along the East Anatolian Fault illuminates long-term supercycle behaviorĀ (Autori: Andrea Billi, Fabio Corbi, Marco Cuffaro, Barbara Orecchio, Mimmo Palano, Debora Presti, Cristina Totaro), ha rivelato importanti scoperte riguardanti i meccanismi sismici della faglia Est Anatolica, situata in Turchia vicino al confine con la Siria. La ricerca, condotta in seguito ai due devastanti terremoti che hanno colpito la regione nel febbraio 2023 causando distruzione e circa 50.000 vittime, ha infatti evidenziato un comportamento sismico complesso e inatteso, legato a quello che potrebbe essere definito un “superciclo sismico”. I terremoti devastanti lungo la faglia Est Anatolica si innescano a grappoli spaziotemporali migrando da nordest a sudovest e formando supercicli lunghi fino a centinaia di anni.
Il team dei ricercatori attraverso lāanalisi delle sequenze sismiche associate ai quattro terremoti principali più recenti (2010-2023), ha evidenziato come i terremoti nella parte nordest si concentrino lungo la superficie principale della faglia, potenzialmente innescando verso sudovest terremoti più diffusi e complessi, quali quelli devastanti del 2023. Simili evidenze sono emerse anche dallo studio dei terremoti distruttivi degli ultimi 2000 anni permettendo agli autori di identificare due potenziali supercicli lungo la faglia Est Anatolica. Ogni superciclo inizia con un grande terremoto nel nordest e, progressivamente, un numero crescente di eventi sismici si verifica verso sudovest lungo la faglia in studio. Questo schema temporale e spaziale, spiegato attraverso un processo denominato “canalizzazione dello slittamento sismico”, sembra essere la chiave per comprendere i meccanismi di questi supercicli e forse anche per prevederne l’evoluzione.
La pubblicazione ha coinvolto:
Andrea Billi, Fabio Corbi, Marco Cuffaro, Barbara Orecchio, Mimmo Palano, Debora Presti, Cristina Totaro, 2024.Ā Seismic slip channeling along the East Anatolian Fault illuminates long-term supercycle behavior.Ā Nature Communications) 15:8921,Ā https://www.nature.com/articles/s41467-024-53234-0
Masterclass Tour, Edoardo Leo incontra gli studenti UniMe. Dialogo sui temi che emergono dalla sua ultima opera cinematografica “Non sono quello che sono”
LunedƬ 28 ottobre alle ore 15.30 nellāAula Magna dellāAteneo, il regista e attore Edoardo Leo dialogherĆ con gli studenti in un confronto sui temi che emergono dal suo ultimo film “Non sono quello che sono”Ā -in uscita in sala il 14 novembre per Vision Distribution- che rilegge la tragedia di Otello di W. Shakespeare, ambientandola nei primi anni 2000.
Oltre 500 studenti al Welcome Day di UniMe, immatricolazioni ancora aperte fino al 31 dicembre
Oltre 500 ragazzi e ragazze hanno affollato il Cortile del Rettorato in occasione del Welcome Day di UniMe dedicato alle matricole,Ā alla socializzazione e alla scoperta dei servizi offerti dallāUniversitĆ peloritana.
MartedƬ 15 ottobre nel cortile del Rettorato il Welcome Day, dedicato alle matricole
Si terrĆ martedƬ 15 ottobre, dalle ore 17.30 fino a tarda serata presso il Cortile del Rettorato a Piazza Pugliatti, Ā il Welcome Day di Unime, Ā una giornata di festa dedicata all’accoglienza alle matricole,Ā alla socializzazione e alla scoperta dei servizi offerti dallāAteneo, che sarĆ arricchita dal Welcome Party, a cura delle Associazioni studentesche.
Presentata in Aula Magna la XXIII edizione del Premio “Young Talents Italia LāOrĆ©al – UNESCO per le Donne e la Scienza”
UniMeGames, la sfilata dei Dipartimenti ha inaugurato la terza edizione dei giochiĀ
La Cittadella sportiva universitaria ha ospitato la Cerimonia inaugurale della terza edizione degli UniMeGames, manifestazione sportiva interdipartimentale, organizzata dallāAteneo peloritano in collaborazione e su proposta dellāIncubatore di Idee āCrescendoā. Lāevento allāinsegna del coinvolgimento studentesco e della sana competizione sportiva ed inclusiva, si protrarrĆ sino al pomeriggio di domenica 6 ottobre. Nella giornata di domani, inoltre, si terrĆ la prima UniMe Run, una gara podistica che coinvolgerĆ sia gli universitari che la cittadinanza lungo un percorso di 5 km Ā nella zona pedonale del viale S. Martino, con partenza a scaglioni da piazza Cairoli.
Presentate la terza edizione degli UniMe Games e la prima UniMe Run
“HeySun”, UniMe al primo grande evento fieristico del Sud Italia dedicato alle energie rinnovabiliĀ
Ć iniziato ieri e proseguirĆ sino a domani 27 settembre, presso SicilFiera a Misterbianco (CT), “HeySun”, il primo grande evento fieristico del Sud Italia dedicato alle energie rinnovabili. L’iniziativa espositiva e convegnistica, patrocinata anche da UniMe, vuole consolidare la programmazione siciliana per l’industria energetica rinnovabile, fondamentale leva di sviluppo sostenibile per il Paese.
Per tre giorni,Ā la grande area fieristica ospiterĆ networking, incontri, tavole rotonde, conferenze su aree tematiche che spazieranno dalla mobilitĆ elettrica alle cittĆ sostenibili, dal solare termico al fotovoltaico, dallāeolico al geotermico e allāidrogeno verde, con un focus dedicato allāagrivoltaico, unāapplicazione di grande interesse per l’intera Isola.
Ad “HeySun” parteciperanno numerosi docenti ed esperti. Tra loro, il prof. Giuseppe Ioppolo Delegato della Rettrice dellāUniversitĆ di Messina ai Rapporti con le Imprese del Territorio, e il prof. Ernesto Cascone, Direttore del Dipartimento di Ingegneria, che introdurranno i contenuti salienti della conferenza sul tema delle risorse per la transizione energetica, la pianificazione progettuale nei settori civile e industriale, il partenariato per la promozione delle comunitĆ energetiche. Per l’Ateneo peloritano, inoltre, interverranno anche i proff. Sebastian Brusca, Filippo Cucinotta, Mauro Prestipino, Edoardo Proverbio, Carla Faraci, Antonio Galvagno, Maria Francesca Milazzo, Guido Di Bella e Elpida Piperopoulos che si alterneranno nel corso delle varie sessioni.
āCon la sua lunga tradizione di eccellenza nella ricerca e nell’educazione – sottolinea il prof. Ioppolo- Ā UniMe contribuirĆ a portare conoscenze avanzate e nuove idee nel campo delle energie rinnovabili e delle tecnologie sostenibili. Lāobiettivo ĆØ quello di promuovere l’innovazione e sensibilizzare il pubblico sull’importanza di un futuro energetico sostenibile. Il nostro Ateneo sarĆ presenteĀ con uno stand dove verranno presentati i Corsi di Laurea, i progetti di ricerca e i laboratori dedicati a questo ambitoā.
“MEDNIGHT”, venerdƬ 27 dalle 18 la Scienza si apre al territorio
Il prossimo 27 settembre torna al Rettorato dell’UniversitĆ di Messina l’appuntamento con laĀ āNotte Mediterranea delle Ricercatrici,ā – o più semplicemente “MEDNIGHT” – nata con l’obiettivo di diffondere la cultura scientifica in Europa. L’iniziativa siĀ celebrerĆ in contemporanea in 23 Paesi coinvolgendo più di 400 cittĆ europee. Italia, Gracia, Spagna, Turchia e Cipro, Paesi partners per il bacino del Mediterraneo, condurranno attivitĆ parallele che consentiranno alĀ grande pubblico di poter conoscereĀ da vicino le ricerche scientifiche allāavanguardia effettuate dagli Atenei e dagli Enti di ricerca coinvolti.
Conferito il Dottorato di Ricerca Honoris Causa in Scienze Umanistiche alla prof.ssa Urbinati
SiĀ ĆØ svolta, nellāAula Magna del Rettorato, la Cerimonia di conferimento del Dottorato di Ricerca Honoris Causa in Scienze Umanistiche alla prof.ssa Nadia Urbinati, politologa, āKyriakos Tsakopoulos Professor of Political Theoryā presso il Department of Political Science della Columbia UniversityĀ (New York).
La docente ha tenuto una lectio doctoralis su “Individualismo e solitudine sociale. Alle origini della crisi della democrazia”.Ā LaĀ Laudatio ĆØ stata, invece, affidata alla prof.ssa Rita Fulco, Associata di Filosofia Teoretica. Presenti, insieme alla Rettrice, prof.ssa Giovanna Spatari, anche, il Direttore del Dipartimento DiCAM, prof. Giuseppe Ucciardello, la Coordinatrice del Dottorato in Scienze Umanistiche, prof.ssa Caterina Malta e il Direttore Generale, avv. Francesco Bonanno.
In carriera la politologa italiana naturalizzata statunitense – Commendatore della Repubblica Italiana dal 2008 – ha focalizzato le sue ricerche sul pensiero politico moderno e contemporaneo, indagando in particolare il liberalismo e il liberal-socialismo,Ā il cosmopolitismo e le teorie politiche federaliste.Ā Successivamente, ha allargato il suo campo di studi includendovi l’analisi delle teorie della sovranitĆ e della rappresentanza politica, la nascita dei populismi e, in particolare, la formazione dellāopinione nei sistemi democratici rappresentativi. Tra i fondatori della rivista Reset, ha all’attivo floride collaborazioni con periodici e quotidiani nazionali. Ha pubblicato articoli e recensioni in numerose riviste italiane, inglesi e francesi, molti dei quali sono tradotti in varie lingue: cinese, russo, spagnolo, portoghese, giapponese. Titolare di una vasta produzione saggistica ha scritto testi ampiamente apprezzati dalla critica.
La proposta di conferimento del Dottorato Honoris Causa in Scienze Umanistiche ĆØ nata dallāidea di voler concretamente riconoscere il merito di chi si ĆØ dimostrata una delle più autorevoli studiose a livello internazionale del pensiero democratico e liberale contemporaneo fornendo, al contempo, un contributo fondamentale alla diffusione della conoscenza del pensiero politico italiano e allo sviluppo di una maggiore attenzione al ruolo delle donne in politica.
“Il nostro Ateneo – ha detto la Rettrice – ĆØ particolarmente lieto di conferire il Dottorato di Ricerca Honoris Causa in Scienze Umanistiche alla prof.ssa Nadia Urbinati, politologa di caratura internazionale e ricercatrice di primissimo piano che oggi insegna alla Columbia University. La Cerimonia di oggi rappresenta un’occasione importante per tutti i nostri giovani, compresi quelli delle Scuole, cheĀ hannoĀ potutoĀ ascoltare le parole diĀ chiĀ rappresenta un profilo scientifico eccellente per i suoi studi sul pensiero democratico, la coscienza sociale e sulla politica a più livelli”.
“Ć con sconfinata gratitudine e grande emozione – ha dichiarato la prof.ssa Urbinati – che ricevo il Dottorato di Ricerca Honoris Causa in Scienze UmanisticheĀ . Ho piacevoli ricordi di questa cittĆ e dell’Ateneo e li ravvivo quest’oggi nell’occasione di questa Cerimonia. Il tema del mio intervento, ovvero la crisi democratica, ĆØ ormai reiterato nei vari dibattiti nei media, ma pochi si avventurano a studiarlo davvero. Ć quello che sto facendo adesso, insieme ad alcuni studenti, partendo da un assunto fondamentale. Generalmente, l’attenzione ĆØ rivolta ai partiti, ma ĆØ necessario leggere la crisi a partire dall’intermediazione sociale e dalla presa debole della politica, oggi più reattiva e meno responsabile, sulla societĆ . Quest’ultima oggi ĆØ poco integrata, impegno e lavoro rischiano spesso di non sfociare in una piena realizzazione. Uno dei fattori della crisi democratica parte, dunque, dalla societĆ poichĆ© la democrazia si compone di singoli cittadini i quali devono riscoprire la necessitĆ di associarsi, di difendere i propri diritti nel nome di una politica più coesa e calata nella realtĆ .Ā Mi rivolgo ai ragazzi che vedo in aula chiedendo loro di studiare il rapporto tra politica e societĆ perchĆ© ĆØ davvero importante per sperare in un futuro migliore e più giusto. In questa fase critica lo scollamento dei giovani della politica va a discapito della loro vita e del loro benessere ed ĆØ, perciò, necessario invertire la tendenza per evitarlo”.
In Aula erano presenti le delegazioni di studenti dei Licei “La Farina” e “Maurolico”.