Il CUG dell’Università di Messina e il Dipartimento di Scienze Giuridiche e Storia delle istituzioni aderiscono all’invito di Maria Andaloro, che ha chiesto di diffondere «in ogni luogo dove lei avrebbe potuto andare e dove non potrà mai più esserci», la locandina di “Posto Occupato” dedicata a Omayma Benghaloum.
Quella locandina occuperà un posto nell’Aula Magna del DiSGeSI, a fianco dell’altra locandina che occupa già un posto per tutte le vittime di violenza. La scelta di quell’aula non è causuale: lì si è svolta lo scorso anno la prima edizione del ciclo di seminari contro la violenza di genere organizzati dal DiSGeSI insieme al CUG e grazie al contributo della Consigliera provinciale di Parità. Un gesto simbolico per non far inghiottire dalla quotidianità il ricordo della giovane mediatrice culturale tunisina, impegnata, quale collaboratrice dell’Ufficio immigrazione della Questura, nell’accoglienza ai migranti sbarcati nella nostra città e uccisa il 4 settembre scorso, a colpi di bastone, dalla furia omicida di un marito che ha così soddisfatto il suo desiderio di dominio su di lei.