La disaggregazione dei dati ANVUR resi noti ieri (lunedì 19 dicembre) sulla Valutazione della Qualità della Ricerca nel periodo 2011/14 conferma l’ottima performance di Unime e fa emergere un importante riscontro: secondo i criteri previsti dal bando della VQR, il risultato conseguito dovrebbe portare alla riduzione del taglio della quota premiale del Fondo di Finanziamento Ordinario di circa il 50%.
Tra i grandi Atenei, l’Università di Messina è quella che ha fatto registrare il migliore risultato nazionale rispetto alla precedente rilevazione, con un +17%.
Nel dettaglio, per l’indicatore del reclutamento (che misura l’impatto delle politiche di Ateneo sulla ricerca) Messina è 28a su 65 Università. Per l’indicatore complessivo che tiene presente anche il dato qualitativo e quantitativo relativo alle pubblicazioni presentate, Unime si trova davanti ad Atenei come Catania, Palermo, Roma La Sapienza, Siena e Bari. Proprio quest’ultimo dato, nel 2013, aveva invece relegato Messina all’ultimo posto.
“Quella graduatoria – dice il Prorettore alla Ricerca, prof. Salvatore Cuzzocrea – è ormai un lontano ricordo. Un plauso va sicuramente a tutti i colleghi che hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato.
Inoltre, i numeri offrono un fondamentale riscontro rispetto alle politiche di Ateneo in termini di reclutamento. Ovviamente, però, non ci si può e non ci si deve accontentare. Nelle prossime settimane, non appena riceveremo il report completo, avvieremo un’attenta analisi per capire quali sono gli ulteriori margini di miglioramento”.
VQR 2011/14: la performance di Unime dovrebbe ridurre il taglio del FFO premiale
Comunicato n. 436