Il 26 gennaio, a partire dalle ore 12, l’Aula Magna del Rettorato ospiterà un incontro intitolato “Guarire la memoria: Viktor E. Frankl, uno psicologo nei lager”.
I lavori saranno aperti dai saluti istituzionali della Rettrice, prof.ssa Giovanna Spatari e della Dirigente scolastica del Liceo ‘G. La Farina’, prof.ssa Caterina Celesti. Introdotti e coordinati dalla prof.ssa Giovanna Costanzo, associata di Filosofia morale, interverranno i proff. Giuseppe Bottaro (ordinario di Storia delle Dottrine politiche e Antonella Filloramo (docente di Filosofia del ‘La Farina’) e la dott.ssa Roberta Cardia (Psicoanalista).
Viktor Emil Frankl è stato uno psichiatra, neurologo e filosofo austriaco direttamente colpito dall’orrore nazista. Fu, infatti, deportato nel settembre del 1942 a Theresienstadt, in Boemia, per poi essere trasferito al campo di concentramento di Auschwitz, a Kaufering III ed a Türkheim. Rientrato a Vienna dettò in soli nove giorni le sue memorie; ciò che scaturì fu proprio il libro “Uno psicologo nei lager” (Ein Psychologe erlebt das Konzentrationslager). Tradotto in quarantadue lingue – ha venduto più di dieci milioni di copie – il volume rappresenta un documento umano di straordinario valore che va oltre la semplice testimonianza; avendo vissuto personalmente l’abominio dei lager, l’autore insegna che se vivere è sofferenza, sopravvivere è trovare il senso di questa sofferenza. ‘La vita vale la pena di essere vissuta, in qualunque situazione e l’uomo ha le capacità per mutare una tragedia personale in un trionfo’. Questo assunto è il lascito di Frankl all’umanità ed è il frutto di una intensa esperienza che lo catapultò alla scoperta della logoterapia, di cui è ritenuto padre e fondatore.