Si chiama “Fondo Antonio Megalizzi” e il suo obiettivo sarà favorire lo sviluppo e la diffusione delle emittenti radiofoniche costituite negli atenei italiani.
Il disegno di legge è stato presentato stamane nella Sala Stampa della Camera dei Deputati da Raduni, l’associazione degli Operatori Radiofonici Universitari che dal 2006 riunisce le radio universitarie e gli operatori radiofonici universitari in Italia.
Per l’Università di Messina in rappresentanza della redazione della web radio UniversoMe erano presenti Alessio Gugliotta, studente di Medicina e Chirurgia e Giulia Greco, studentessa di Giurisprudenza.
“Per noi di UniVersoMe è un onore poter partecipare ad una giornata come questa.- ha sottolineato Alessio, coordinatore generale del Progetto UniversoMe- Inizialmente il nostro operato ha messo Messina sulla mappa delle radio universitarie italiane, ma oggi la sinergia stretta con il network nazionale si concretizza in un modo che mai avremmo potuto immaginare. Il lavoro magistrale svolto dall’associazione Raduni getta le basi per l’organizzazione di un sistema che porterà le istituzioni a rivedere il modo in cui si pensa alle radio universitarie, il cui ruolo è fondamentale per la crescita dei vari atenei e per gli studenti costituisce un luogo di inclusione sociale.Il tutto nel ricordo di Antonio Megalizzi, un vero cittadino europeo, che si emozionava dietro un microfono e con un paio di cuffie in testa, troppo presto strappato alla vita”
Perché la Proposta di Legge Megalizzi:
Questa proposta di legge ha l’obiettivo di favorire e sostenere lo sviluppo e la diffusione delle emittenti radiofoniche costituite negli atenei italiani e negli istituti di formazione superiore poiché si tratta di importanti laboratori didattici, luoghi fertili per un’attività di partecipazione alle iniziative universitarie, sostegno alla comunicazione dell’identità fin ad essere fulcro comunitario dove lo studente in formazione raccoglie non solo esperienza professionale ma affina le proprie competenze relazionali, trasversali e impara il concetto di cittadinanza attiva.
Visto l’attuale momento storico, quello che era un sostegno importante delle istituzioni in queste attività si è notevolmente ridotto svalutando il valore sociale e compromettendo la libertà creativa e di sperimentazione, nel perseguimento di un mercato attualmente impari e di semi monopolio. Diventa sempre più difficile per gli “operatori radiofonici universitari” tutelare il proprio operato, rimanere in regola con le normative nazionali ed europee ed aprire a nuovi studenti l’offerta di contenuti e la sperimentazione.
Il fondo è intitolato alla memoria di Antonio Megalizzi, e a Bartosz Orent-Niedzielski, giovani operatori radiofonici universitari, assassinati a Strasburgo nel dicembre 2018 da un loro coetaneo nel corso di un attacco terroristico. Per onorare la loro memoria e il loro lavoro, per mantenere attuale il messaggio di amore, solidarietà e fratellanza di cui la loro vita è stata testimonianza, in rappresentanza di tutti i giovani che si adoperano in questi ambiti, si intitola il fondo alla loro memoria affinché la loro eredità possa trasformarsi in un’opportunità per altri giovani come loro che sognano di fare i giornalisti, i tecnici, gli speaker, i comunicatori del servizio pubblico, operatori consapevoli dei nuovi media.