Si è svolta stamane la consueta commemorazione della strage di Via D’Amelio, organizzata dal Comitato XIX Luglio, durante la quale è stata deposta una corona di fiori dinanzi “all’albero Borsellino”, piantato il 19 luglio 2007 a cura dell’Associazione “Atreju”, sotto il quale è stato realizzato un piccolo monumento con incisa la celebre frase del giudice sul rapporto tra la gioventù e la mafia: “Se la gioventù le negherà il consenso anche l’onnipotente misteriosa mafia svanirà come un incubo”.
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Unime commemora le vittime della Strage di Via D’Amelio
Si è svolta nel pomeriggio la commemorazione da parte di Unime del Giudice Paolo Borsellino e dei cinque agenti della sua scorta (Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina), vittime della Strage di Via d’Amelio, il cui XXV anniversario ricorreva oggi.
Atreju e Unime raccolti oggi intorno all’Albero Borsellino
Era il 19 luglio del 2007 quando l’Università di Messina accoglieva con partecipazione l’iniziativa, promossa dall’Associazione Studentesca Atreju, di piantare nel giardino antistante il Rettorato un albero di ulivo in ricordo della strage mafiosa, nella stessa data del 1992, in via Mariano D’Amelio in cui persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e i cinque agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Da allora, ogni anno viene celebrata una commemorazione con la deposizione di un cuscino di fiori davanti a quell’albero ai cui piedi una targa ricorda la celebre frase di Borsellino: “Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo.”