L’UniversitĆ di Messina in prima fila per monitorare parametri generali come la qualita’ dell’aria, il rumore, la temperatura o Ā l’erosione delle colline, il traffico veicolare e lo stato delle strade. CiĆ² sarĆ possibile mediante l’utilizzo di schede basate su microcontrollori a basso costo e con l’aiuto dei cittadini che vorranno “adottare” un sensore perĀ diventare parte di questa rete, attraverso l’utilizzo di smartphone, con i quali sara’ possibile interagire con gli oggetti, ad esempio venendo informati in tempo reale sulla posizione dei mezzi pubblici o dialogando con un monumento per scoprirne la storia o la tecnica realizzativa, sara’ possibile ricevere segnalazioni in caso di emergenza o essere guidati verso un parcheggio libero in una zona affollata.Ā Tale enorme mole di dati sara’ gestita in maniera efficiente facendo ricorso al paradigma del Cloud.
Presentata stamane #SmartME
Comunicato n. 57