Siglato stamane un accordo di cooperazione internazionale per la realizzazione di un progetto di ricerca tra l’Università di Messina e l’Università di Scienze, Tecniche e Tecnologie di Bamako (Mali). Lo scopo, come ha annunciato il Prorettore all’Internazionalizzazione, prof. Antonino Germanà, è “condurre ricerche etnofarmacognostiche in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Tradizionale di Bamako, diretto dalla prof.ssa Rokia Sanogo”.
Il Mali offre un patrimonio di specie vegetali medicinali ricco e diversificato, tesoro ben custodito, ancora oggi, dei guaritori tradizionali che conservano prassi radicate nell’unione tra uomo e natura. La docente malese Rokia Sanogo, che ha tra l’altro conseguito in passato proprio presso l’Ateneo peloritano la specializzazione in Farmacognosia, ha spiegato come negli anni si siano evidenziati fenomeni diversificati di incidenza di alcune malattie tra le etnie che conservano tradizioni terapeutiche diverse.
La ricerca guidata dal prof. Francesco Occhiuto, docente di Farmacognosia del nostro Ateneo, avrà per oggetto le piante, a tutt’oggi ancora poco indagate, utilizzate dai guaritori tradizionali di alcune etnie rurali del Mali al fine di valorizzare e sviluppare ulteriormente le conoscenze della medicina tradizionale e offrire alle risorse umane operanti in questo settore nuovi percorsi didattici-formativi. Presso il Dipartimento di Medicina tradizionale di Bamako sarà, infatti, avviato un corso di Alta Formazione della durata di sei mesi in “Sperimentazione preclinica in vivo e su organi e tessuti isolati di prodotti fitoterapici utilizzati dai guaritori tradizionali”. La collaborazione tra le due Università prevede, inoltre, la mobilità di docenti, ricercatori, personale tecnico amministrativo e studenti.