Le classifiche annuali redatte da “Il Sole24Ore” per misurare la qualità degli Atenei, forniscono una sostanziale conferma: come lo scorso anno, Unime è la seconda tra le Università meridionali di grandi dimensioni (dopo Salerno, che è 26a).Nella graduatoria generale, Messina è 39a (dodici mesi fa era 38a) su 61 Atenei statali e continua ad essere la quarta in assoluto nel Sud (oltre a Salerno, la precedono Napoli Orientale al 32o posto e Foggia, 38a), in una graduatoria in cui le Università settentrionali fanno ancora la parte del leone.
Disaggregando il dato, emergono delle importanti eccellenze. Messina, infatti, è 6a in tutta Italia per la sostenibilità della didattica – il numero medio dei docenti rispetto ai vari insegnamenti – migliorando così un risultato che era già rilevante (un anno fa, 11o posto). Stesso discorso per la competitività della ricerca – che misura la capacità di attrazione delle risorse – campo in cui Messina è 14a a livello nazionale, a fronte del 17o posto raggiunto nel 2014.
“Dopo il balzo di un anno fa, quando Messina passò dalla 51a alla 38a posizione nella classifica generale – commenta il Rettore, prof. Pietro Navarra – la situazione si è stabilizzata. Siamo soddisfatti per gli aspetti positivi messi in risalto da questa valutazione, ma la nostra attenzione all’esigenza di recuperare ulteriormente terreno a livello nazionale attraverso una maggiore attenzione verso quelli che rimangono punti di criticità. Rispetto ad alcuni di questi, tra l’altro, abbiamo già avviato azioni di lungo periodo. E’ il caso della mobilità internazionale: da due anni abbiamo considerevolmente aumentato il numero delle borse Erasmus ed abbiamo potenziato i programmi di scambio. Ciò, siamo certi, ci permetterà di recuperare posizioni nella valutazione nazionale in questo ambito.
Altri dati, invece, dipendono da fattori strutturali. Per quanto riguarda l’occupazione dei laureati ad un anno dal conseguimento del titolo, ad esempio, Messina è 53a, ma se si guarda la lista delle prime 15 Università italiane rispetto a questa voce, si nota come esse rappresentino nella quasi totalità realtà settentrionali fortemente industrializzate. Tuttavia, i dati diffusi da Almalaurea rivelano come proprio gli studenti di Unime stiano ottenendo buoni riscontri nel medio periodo, cioè a 5 anni dalla laurea.
Scontiamo, poi, il dato ANVUR sulla qualità della ricerca, che continuerà a pesare fino alla prossima rilevazione.
Infine, ci sono fattori su cui sicuramente dovremo intensificare la nostra azione, quale ad esempio la dispersione”.
Qualità Atenei: Messina si conferma 2a tra le grandi Università del Sud
Comunicato n. 241