Si è svolto, presso la Sala dell’Accademia dei Pericolanti, l’incontro di animazione territoriale relativo alle azioni del Piano di Azione Locale del GAL Taormina Peloritani per la programmazione PSR Sicilia 2014/2020. In quest’ottica sono state presentate le misuredel Programma settennale di cofinanziamenti strutturati europei, che rappresenta il principale strumento di sviluppo rurale e territoriale locale e regionale; le misure in questione spaziano dal settore agroalimentare al turismo, passando anche per la rete d’impresa ed i progetti di innovazione tecnologica. All’incontro hanno preso parte il Prorettore Vicario, prof. Giovanni Moschella, il Direttore generale, avv. Francesco Bonanno, il prof. Filippo Grasso, Delegato, al Turismo, l’Assessore del Comune di Messina Carlotta Previti e la dott.ssa Rosa Musotto, referente del GAL taormina-Peloritani.
L’Università di Messina, come emerge dalle parole del prof. Moschella, aderisce al partenariato pubblico-privato del GAL con l’obiettivo di promuovere la divulgazione delle misure del PSR 2014-2020 nell’ambito della terza missione e con l’impegno di mettere a disposizione delle realtà territoriali interessate il proprio contributo in termini logistici e di ricerca: “Sono molto lieto che il nostro Ateneo possa ospitare un incontro riguardante il Piano di Azione Locale del GAL Taormina Peloritani il quale rappresenta un’importante opportunità di sinergia e collaborazione fra istituzioni, imprese e portatori d’interesse del territorio. L’Università di Messina collaborerà allo sviluppo ed il buon esito del progetto”.
“Il GAL ha – aggiunto l’Assessore Previti – è una forma di territorializzazione della spesa, con fondi europei, che funziona sin dagli anni Novanta. Si tratta di un Gruppo di Azione Locale capace di mettere in collegamento istituzioni, associazioni e Comuni (sono 28 quelli che vi hanno aderito). La cooperazione potrà permetterci di raggiungere importanti risultati, tenendo fede ad una programmazione classificata ai primi posti, in termini di qualità, nella graduatoria regionale. L’Ateneo di Messina potrà darci un grande aiuto, in quanto ente di ricerca”.