“Una Pubblica amministrazione che non sa comunicare non esiste”. Con queste parole, pronunciate presso l’Aula Magna dell’Università di Messina, il giornalista e storico Paolo Mieli ha tenuto, una lezione sul tema “Comunicazione e Pubbliche amministrazioni”. L’intervento di Mieli, che in carriera ha anche diretto il Corriere della Sera (dal 1992 al 1997 e dal 2004 al 2009) ha avuto una duplice valenza. Da un lato, infatti, ha segnato l’avvio della seconda edizione del Master e del Corso di Perfezionamento di Unime in “Manager della Comunicazione pubblica” e dall’altro ha anche rappresentato l’atto conclusivo di un’attività di formazione dedicata proprio allo stesso argomento e riservata al personale tecnico amministrativo dell’Ateneo. L’iniziativa è stata organizzata dal Master e dal Corso di Perfezionamento (attivati presso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne), in collaborazione con l’Istituto Superiore di Giornalismo di Palermo.
“Comunicazione ed informazione – ha detto Mieli, che rivestirà i panni di Presidente del Comitato Tecnico Scientifico del Master – sono concetti che possono apparire astratti ad un pubblico amministratore. Se, come auguro a tutti i corsisti oggi presenti, vi capiterà di essere assunti presso l’Ufficio stampa di una Pubblica amministrazione, il vostro primo compito sarà quello di educare chi vi ha assunto per aiutarlo a comprendere che l’informazione è parte integrante di un prodotto ed è ciò che permette di farlo conoscere. I pubblici amministratori non hanno ancora capito che coloro i quali svolgono attività di comunicazione non vanno in giro a fare rèclame. Fare giusta e corretta comunicazione significa fornire ed aggiornare le notizie producendo valore ed un circolo virtuoso. E’ necessario che un pubblico amministratore od un committente capisca che per informare non basta un testo con una foto. La comunicazione più vera è quella che garantisce un valore aggiunto. E’ migliore un’informazione complessa, al di fuori dei tempi dell’utilità, di una informazione elementare. Non è un itinerario facile, soprattutto in un territorio dove, sulla base di ciò che ho appreso, la legge n. 150 del 2000 è per la maggioranza inapplicata. La sfida in una terra sorda mi piace e sono lieto di accettare il ruolo di Presidente del Comitato Scientifico, convinto da un’Università storica come quella di Messina e dall’Istituto Superiore di Giornalismo di Palermo”.
“Il ritorno di Paolo Mieli in Ateneo – ha detto il Coordinatore del Collegio dei Prorettori, prof. Giovanni Cupaiuolo – ci rende particolarmente felici. La sua esperienza e la sua carriera di storico e giornalista in importanti quotidiani riviste e programmi televisivi rappresentano una garanzia per il successo della seconda edizione del Master “.
“L’evento di oggi – ha commentato il Direttore del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, prof. Mario Bolognari – consente di dare una connotazione sostanziale agli obiettivi raggiunti con la prima edizione di questo Master, ma anche ai risultati prefissati per la nuova edizione. Lo scorso anno il Master si è concluso con un bilancio che è andato ben oltre le aspettative, con partecipazione di allievi provenienti anche dalla Calabria. Il nuovo anno accademico e la nuova edizione sono accompagnati dal bagaglio dell’esperienza trascorsa. Quest’anno il progetto è stato affinato con l’accordo instaurato con l’Istituto Superiore di Giornalismo di Palermo e, di nuovo, sarà consentita la partecipazione del personale interno dell’Ateneo per cui verrà attivato il bando dopo Capodanno”.
“Quando si parla di comunicazione e Pubblica Amministrazione – ha dichiarato il presidente dell’Istituto Superiore di Giornalismo, dott. Sebastiano Roccaro – non si può evitare di citare la legge n. 150 del 2000 che, per i giornalisti di Sicilia e non solo, avrebbe dovuto rappresentare la porta d’accesso alla Pubblica amministrazione. Così, purtroppo, non è. La stragrande maggioranza dei comuni isolani non è dotata di un Ufficio Stampa (solo 89 ne sono provvisti). In questo desolante quadro la presenza di Mieli funge da appello nei confronti delle amministrazioni miopi ed in favore di un agire più corretto e trasparente”.
“Ringrazio tutti i presenti – ha concluso il coordinatore didattico del Master, prof. Francesco Pira – ed anche i colleghi di Unime che con la loro presenza testimoniano l’interesse per il settore della Comunicazione. Al più presto attiveremo, come lo scorso anno, il gruppo Facebook e Whatsapp per i nuovi corsisti del Master. Lo scorso anno, durante la rendicontazione finale, abbiamo riscontrato livelli molto alti e siamo certi che ciò si ripeterà”.