Finisce sul pari il match esterno del CUS Unime Joma. Un 10-10 finale, in quel di Napoli, frutto più che dei meriti dei padroni di casa della Basilicata Nuoto 2000, di un arbitraggio che ha condizionato l’andamento del match a svantaggio dei messinesi.
L’espulsione di La Tona e Arcovito, l’espulsione del mister cussino Sergio Naccari e del dirigente Fabio Rappazzo, si aggiungono al conteggio di due mancati rigori per il CUS Unime. I cussini sono scesi in acqua con la solita determinazione. Certi che non si trattasse di una partita facile, i messinesi nel primo parziale sono costretti ad inseguire il doppio vantaggio casalingo di Bruschini e Pariso. Ma, superata l’impasse iniziale, il CUS Unime inizia a risalire la china e ad imporre la propria forza; cosi, prima di finire il primo parziale di gioco, si riporta sul 2-2 con Arcovito e Basile. A questo punto la Joma è incontenibile e nel secondo tempo viene fuori un parziale di 5-0 che testimonia la netta superiorità degli ospiti. I messinesi vanno a segno ben due volte con l’incontenibile Basile, poi con Lanfranchi, Trocciola e Vittorioso. Dall’altro lato, la difesa riesce sempre agevolmente a sventare le azioni offensive dei padroni di casa. Il risultato, al cambio vasca, recita 7-2 in favore dei messinesi. È chiara, dunque, la superiorità della Joma, che nel terzo tempo riesce ad amministrare il risultato e chiude sul + 4 a fine parziale. Tenta di accorciare la Basilicata con Busiello, ma subito De Francesco riporta i suoi sul +5; ci riprovano di nuovo i padroni di casa con Bruschini, ma di nuovo in rete i messinesi con Accorsi. Nel frattempo, però, l’arbitro decide di salire in cattedra, in primis negando due nettissimi rigori ai messinesi: per ben due volte, infatti, il centroboa peloritano si gira e lascia il pallone a mezzo metro dalla porta, ma in entrambi i casi Lombardo fischia solamente l’espulsione semplice. Ma il culmine arriva quando viene espulso definitivamente l’estremo La Tona. Cosi, con De Francesco costretto a fare gli straordinari tra i pali, si chiude la frazione di gioco con la marcatura di Marlino. Nonostante la difficoltà il CUS Unime si porta addirittura sul +5 con Trocciola ad inizio quarto tempo, ma l’arbitro decide di allontanare tecnico e dirigente cussino, bloccare tutte le azioni di attacco messinesi fischiando infrazioni inesistenti e allontanare definitivamente anche Arcovito. E a due minuti dalla fine dell’incontro Bruschini sferra un evidente pugno sulla nuca a Cama, ma il sig. Lombardo lascia correre. È facile, di qui a fine incontro prevedere il resto. Impossibile giocare per i messinesi e cinque reti degli ospiti che determinano il 10-10 finale, con Palermo, Pariso, Ambrosio, Varriale e Bruschini.
È chiaro, a questo punto, che la società si riserva di far valere le sue ragioni in Federazione.
Basilicata Nuoto 2000 – CUS Unime Joma 10-10 (2-2, 0-5, 3-2, 5-1)
Basilicata Nuoto 2000: Perfetto, Di Palma, D’Aruia, Giugliano, Bruschini 3, Cantarella, Pariso 2, Marlino 1, Busiello 1, Varriale 1, Campese, Ambrosio 1, Palermo 1.
CUS Unime Joma: La Tona, Accorsi 1, Naccari A., De Francesco 1, Arcovito 1, Trocciola 2, Lanfranchi 1, Vittorioso 1, Bonansinga, Naccari F., Manna, Basile 3, Cama.
Arbitro: Lombardo