Giornata di festa per l’Ateneo che oggi ha ospitato la cerimonia di premiazione degli studenti vincitori della seconda edizione di “Onore al Merito”, l’innovativo programma che consente di monitorare la carriera degli immatricolati Unime. La cerimonia si è svolta a margine della conferenza “Il Mezzogiorno tra vecchi modelli e nuove strategie di sviluppo”, organizzata in collaborazione con la Fondazione Bonino Pulejo, alla quale hanno partecipato il dott. Ferruccio de Bortoli ed il prof. Ernesto Galli della Loggia, editorialisti de “Il Corriere della Sera”. Ha moderato i lavori il dott. Lino Morgante, presidente della Fondazione.
Il dott. Morgante, in apertura, ha evidenziato come “i numeri del Sud siano oltremodo preoccupanti, tanto da confinarlo vicino ‘al punto di non ritorno’. Le responsabilità dei risultati, che si riflettono sul Paese intero, sono però solo in parte attribuibili al meridione d’Italia”.
“Il dibattito sul divario tra Nord e Sud, così decisivo per il destino del nostro Paese, – ha detto il dott. De Bortoli – è stato condotto solo tra gli esperti, confinandosi come disciplina a sé. Questo è il motivo che ci porta oggi a rilevare una perdita delle potenzialità industriali nazionale del 20%, determinando una crescita economica pari alla metà degli altri Paesi europei. L’Italia ha l’urgenza di ritrovare principalmente uno sviluppo di natura educativa e non più finanziaria (anche perché non può più permetterselo) e la crescita dell’intero sistema non può prescindere da quella del Sud”.
Il prof. Della Loggia, dopo essersi complimentato con il Rettore per il programma “Onore al merito”, ha rievocato il carattere storico del dualismo Nord-Sud, evocandone l’origine nel Risorgimento italiano. “Se si vuole superare il divario bisogna andare oltre il concetto di diversità e rivalità tra le due aree, poiché fin quando non esisterà un progetto comune, di lunga prospettiva, nessun obiettivo potrà essere centrato”.
“Questo è un momento di riflessione – ha concluso il prof. Navarra – che ci permette di trasferire ai nostri studenti una prospettiva per il futuro. Il meridione non è vissuto come un’opportunità, un elemento che possa essere parte del Paese. Per questo c’è bisogno di un cambiamento culturale. Le sole risorse economiche non bastano, urge creare pensiero diverso, una visione in cui lo Stato creda e investa nel valore dei giovani, motore di sviluppo dell’Italia. Questo è il nostro impegno del nostro Ateneo”.
Al termine dell’intervento del Rettore, protagonisti della giornata sono stati i 300 studenti che, riportando un primato nella media degli esami sostenuti nell’ultimo anno, hanno ricevuto un assegno di 1.000 euro ciascuno ed un attestato come premio alla carriera; gli assegni e gli attestati sono stati consegnati dal Rettore, dal dott. De Bortoli, del prof. della Loggia, dal dott. Morgante, dai Prorettori e dal Direttore Generale, prof. Francesco De Domenico.