Per iniziativa dell’Associazione Interuniversitaia Italiana “Pharos”, il prof. Bruno Dallapiccola, già ordinario di Genetica Medica, oggi Direttore scientifico dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma, nell’Aula Magna dell’Università di Messina ha tenuto una “lectio magistralis” sul tema “Al di qua e al di là del genoma”.
Dopo il saluto del Rettore, prof. Francesco Tomasello, i lavori sono stati introdotti dal prof. Carmelo Salpietro, Direttore della Scuola di specializzazione di Genetica Medica e Presidente dell’Associazione “Pharos”.
Il Rettore, dopo avere sottolineato la festosa accoglienza riservata dall’Ateneo al prof. Dallapiccola (l’Aula Magna era gremita di docenti e studenti) che nell’arco delle sua decennale collaborazione con l’Ateneo ha svolto “con assoluta dedizione e stordinario spirito di servizio il suo alto magistero scientifico”, ha ricordato come il genoma costituisca un argomento di interesse della comunità scientifica mondiale.
“Il prof. Dallapiccola – ha affermato il prof. Salpietro presentando l’illustre ospite – viene a Messina da 10 anni nella duplice veste di docente di Genetica Medica e di consulente della UOC di Genetica ed Immunologia Pediatrica. In questi 10 anni ha contribuito alla crescita della struttura, nell’ambito del Progetto REGEM, Rete Genetica Messina, visitando circa 2 mila pazienti”.
Il prof. Salpietro ha successivamente presentato i diversi e prestigiosi obiettivi conseguiti dal progetto REGEM: la Scuola di Specializzazione di Genetica Medica di Messina è diventata l’unica nell’Italia Meridionale, l’UOC è stata riconosciuta dall’Assessorato Regionale alla Sanità come Centro di Riferimento Regionale per la Prevenzione, la Diagnosi e la Cura delle Malattie Genetiche.
Ed inoltre: l’UOC per il 2012 ha prodotto quasi 5 milioni di euro con un saldo positivo. Il 30- 40 % dei pazienti che afferiscono alla struttura provengono dalle altre province della Sicilia e della Calabria.
Nei laboratori della UOC vengono effettuate 80 diagnosi di genetica molecolare in gran parte non eseguibili in Sicilia e Calabria (Marfan, Wolfram, Microdelezione y, fibrosi cistica, talassemie, trombofilia, ecc.).
Infine, sono stati mappati 11 nuovi geni malattia su pazienti afferenti alla struttura come si evince dal catalogo internazionale dell’OMIM (Online Mendelian Inheritance in Man), sono state diagnosticate oltre 300 nuove patologie genetiche rare e sono stati pubblicati oltre 50 lavori su prestigiose riviste internazionali tra cui Nature Genetics.
Il dott. Giacomo Caudo ha portato il saluto dell’Ordine dei Medici di Messina, di cui è presidente, sottolineando “l’alto valore scientifico dell’incontro con il prof. Dallapiccola”.
Nella sua “Lectio magistralis”, l’illustre ospite (originario di Torino) ha parlato di genoma, dei progressi che in tale ambito sono stati raggiunti negli ultimi 20 anni, di come tutte le malattie umane abbiano una base genetica, della grande importanza dei test genetici, dell’ importanza della diagnosi clinica che ha permesso di diagnosticare l’esistenza di 8 mila malattie rare, della progressione dell’analisi genomica che oggi si può avere in una settimana, al costo di 800 dollari (600 euro), sottolineando infine una sua particolare “teoria dei 50” in base alla quale, attraverso lo studio degli ultimi due secoli di storia della medicina che ha fatto registrare una periodicità di grandi scoperte circa ogni cinquanta anni, si può ragionevolmente prevedere che nel 2050 si affermerà la cosiddetta “medicina di sistema”, aprendo così le porte ad un futuro che potrebbe portare ad una guarigione di quelle malattie che oggi non hanno risposte dalla scienza medica.
A conclusione della manifestazione, il Rettore ha consegnato al prof. Dallapiccola una targa di riconoscimento.