Le sinergie trasversali ingredienti chiave del webinar “Ripartire dal Territorio: GAL e opportunità imprenditoriali in Agribusiness”

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Comunicato n. 89

La piattaforma Microsoft Teams dell’Università di Messina ha ospitato il webinar “Ripartire dal Territorio: GAL e opportunità imprenditoriali in Agribusiness“, primo incontro relativo ad un un ciclo di seminari che l’Ateneo peloritano intende portare avanti per ripensare i rapporti con il territorio e per riflettere sull’impatto delle fasi post-COVID-19 sul trasferimento tecnologico e, in generale, sulla Terza Missione universitaria.

Il seminario, ampiamente partecipato dagli studenti, rientra nell’ambito delle attività del Corso di Laurea “Strategie e Innovazione in Agribusiness”, Laurea magistrale in “Sicurezza e Qualità delle produzioni animali”.

Hanno preso parte all’iniziativa, fra gli altri, il prof. Giovanni Moschella (Prorettore Vicario), la prof.ssa Daniela Baglieri (Prorettore alla Ricerca, Innovazione e Trasferimento Tecnologico, che ha moderato l’evento), il prof. Fabio Gresta (coordinatore del citato Corso di Laurea), l’arch. Roberto Sauerborn (Direttore GAL Tirrenico). Il seminario ha svolto il ruolo di apripista nell’ottica di una serie di nuove attività focalizzate sull’interconnessione territoriale.

Saluto tutti i relatori – ha detto il prof. Moschella – che illustreranno le azioni e le opportunità legate al territorio ed alla sua completa ripartenza a conclusione della pandemia del coronavirus. Negli ultimi periodi, compresi quelli antecedenti all’emergenza, l’Università di Messina ha voluto assumere un ruolo di collante e collegamento con le realtà territoriali. Dunque l’Ateneo non è più una monade con le porte e le finestre chiuse, ma un centro di propulsione locale e non solo. In questo quadro rientrano tutte le azioni proattive effettuate, come la predisposizione di un ulteriore Corso di Laurea che si occuperà sia di territorio che di ambiente, la promozione delle startup o anche dello sviluppo sostenibile e di molto altro ancora. Nel contesto che dovremo vivere, il GAL assume una funzione importantissima nella qualità di organismo di aggregazione e dunque di sviluppo territoriale. UniMe ha già fatto parte di alcuni GAL e, nell’ambito della propria azione, potrà farlo ancora per collaborare alle varie chances di ripartenza locale che si presenteranno”.

“In collegamento con noi ci sono moltissimi studenti, tra cui anche quelli del corso triennale di Economia e gestione delle imprese e di Veterinaria; li ringrazio per la loro partecipazione ad un incontro prezioso e stimolante. Il periodo post COVID-19 – ha argomentato la prof.ssa Baglieri – ci impone di pensare ad un piano di recovery in cui il territorio dovrà assumere un ruolo fondamentale, al pari degli attori sociali che lo compongono. Questo seminario assume, dunque, importanza nella misura in cui consente di individuare le future iniziative virtuose per lo sviluppo territoriale. A tal proposito enorme valenza è rivestita anche dalle azioni delle filiere agricole, parte del vasto ambito di studio degli studenti del corso ‘Strategie e Innovazione in Agribusiness’. Fra gli obiettivi del CdL vi è quello di fornire conoscenze complete, manageriali ed anche connesse al contesto attuale. L’innovazione, che contraddistingue le startup nel settore agricolo, rappresenta anche un tratto distintivo del corso, simbolo di una sfida vinta e da portare avanti con la volontà di credere nelle sinergie trasversali che l’Ateneo instaura e potrà instaurare con le realtà locali e del territorio”.

Fra i temi esaminati durante il webinar vi sono anche il FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale), il FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) ed ulteriori riferimenti normativi entro i quali opera il GAL Tirrenico “Mare, Monti e Borghi”, ovvero, il Piano di Sviluppo Rurale Nazionale (PSRN) ed il Piano di Azione Locale (PAL), valido strumento operativo mediante il quale – in seguito ad indagini analitiche – viene adottata una serie di obiettivi di qualità dell’ambiente e del territorio. Tale Piano, inoltre, si basa sulle priorità di intervento che, allo stato attuale, riguarderanno le opportunità di riavvio ed i processi di sviluppo post COVID-19.