Domenica, 8 marzo 2015, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, l’Ateneo messinese celebra la ricorrenza con un doppio appuntamento.
Dalle 9.00 alle 13.00, presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche e Storia delle Istituzioni (DiSGeSI) dell’Università di Messina (piazza XX Settembre n. 4), si terrà la Giornata conclusiva dei seminari contro la violenza di genere. Ai saluti del Rettore, prof. Pietro Navarra, del Direttore del DiSGeSI, prof. Giovanni Moschella, dell’Assessore comunale alle pari opportunità, prof.ssa Patrizia Panarello e delle Consigliere di parità regionale, prof. Natalina Costa, e provinciale, dott.ssa Mariella Crisafulli, seguiranno un breve bilancio dell’esperienza formativa da parte della responsabile scientifica del progetto, prof.ssa M. Antonella Cocchiara, e il seminario sul tema “Sessismo nei media e campagne di di sensibilizzazione contro la violenza di genere”.
Al seminario partecipano la giornalista Graziella Proto, la prof. Graziella Priulla, ordinaria di Sociologia della comunicazione presso l’Università di Catania, la prof. Mariaeugenia Parito, ricercatrice di Sociologia della comunicazione presso l’Università di Messina, la giornalista Claudia Benassai, l’avv. Lucrezia Zingale, esperta in gender mainstreaming, e Maria Andaloro, ideatrice della campagna di sensibilizzazione contro la violenza “Posto Occupato”.
A conclusione della mattinata, avrà luogo la cerimonia di consegna degli attestati a quanti hanno seguito l’intero ciclo di seminari. L’iniziativa è aperta al pubblico e per gli studenti dUnime la partecipazione è certificata da un attestato ai fini del conferimento di CFU.
In serata il Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità (CUG) dell’Università di Messina, in collaborazione con la Consigliera Regionale di Parità, propone inoltre il recital dal titolo “Eva non è ancora nata”, scritto e interpretato dal magistrato della Procura di Locri, Salvatore Cosentino. Un monologo nel quale Cosentino racconta la bellezza e la dignità della donna attraverso le leggi, sia quelle che la tutelano, sia quelle più risalenti nel tempo, che l’hanno a lungo mortificata. Il testo, con ironia e leggerezza, mette in evidenza la bellezza della donna non come magrezza a tutti i costi, perfezione del fisico o negazione dell’età, ma bensì comunicazione di luce, coraggio, amore per la vita. In scena, nel ruolo della “Donna velata”, anche la poetessa Alessandra Nicita. Lo spettacolo, il cui ingresso è gratuito, si terrà presso la Chiesa di Santa Maria Alemanna e avrà inizio alle ore 20.30.