Stamane, una lezione speciale ha animato il Master di II Livello in Criminologia e Scienze Forensi del Dipartimento di Giurisprudenza. Sotto la regia del Generale Luciano Garofano, Comandante del RIS (Reparto Investigazioni Scientifiche) dei Carabinieri, nell’aula 2 del Dipartimento, è stata ricostruita la scena di un crimine e sono state mostrate le tecniche e le metodologie di rilevazione della prova. L’iniziativa, di notevole rilievo, è stata realizzata nell’ambito di un seminario teorico-pratico articolato in una prima parte illustrativa e una seconda operativa, in seno alla quale ciascuno degli allievi del Master è stato chiamato a partecipare alle attività di rilevazione.
“Come abbiamo visto negli ultimi tempi, la prova scientifica diventa determinate nello sviluppo dei processi e si rivela, dunque, necessario riversare tutta l’esperienza in nostro possesso sulle nuove generazioni, affinché queste possano anche capire come da una traccia biologica invisibile si possa risalire ad un dna – ha spiegato il Generale Garofano – al contempo diventa strettamente necessario imparare a riconoscere limiti e trappole che alcune scene del crimine presentano, dando il giusto valore probatorio agli elementi utili allo svolgimento di un corretto processuale. Questo a favore di chi lavora nelle forze di polizia, ma anche a chi esercita la professione dello psicologo o dell’avvocato e del magistrato”.
Il Master in Criminologia e Scienze Forensi è finalizzato alla formazione teorica e professionale della figura del Criminologo, pertanto si propone di fornire una preparazione di alto livelto, aggiornata ai più recenti sviluppi della ricerca scientifica, sulle principali tematiche della Criminologia e delle Scienze Forensi. In particolare il Master si propone di fornire un’adeguata formaztone a coloro che, in ragione deila loro attività, siano motivati ad ampliare le proprie conoscenze sui fenomeni criminosi, sugli autori dei comportamenti criminali e sulle più aggiornate strategie di contrasto.