Si è svolto presso l’Accademia peloritana, il primo incontro per la presentazione del nuovo testo legislativo sulla semplificazione del procedimento amministrativo nella nuova normativa siciliana, ospiti della giornata l’On. Bernardette Grasso, Assessore regionale alle Autonomie locali e alla Funzione pubblica e l’On. Gaetano Armao, Vicepresidente della Regione Siciliana , che hanno illustrato le modalità e le principali novità introdotte dalla nuova legge regionale. All’incontro hanno preso parte il rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, il Prorettore vicario, prof. Giovanni Moschella, ed il Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, prof. Francesco Astone.
“Abbiamo iniziato da Messina ma andremo in tutte le altre città siciliane ad illustrare questa profonda e radicale riforma dell’amministrazione regionale – ha detto il Vicepresidente Armao. Grazie a questo nuovo procedimento, elaborato anche con un significativo apporto delle nostre Università, l’approccio con la gestione amministrativa sarà più agevole e ciò renderà la Sicilia la regione più avanzata su questo piano. Questa legge rappresenta la cura alla malattia del burocratismo che ha fino ad oggi ha afflitto la nostra regione”.
“Con questa nuova legge – ha dichiarato l’On. Grasso – abbiamo prima cercato di racchiudere tutte le normative nazionali e regionali che erano disorganiche per riunirle in un testo unico ed evitare il continuo rimando tra le norme dello stato e della regione. In seguito, abbiamo voluto semplificare tutti i procedimenti amministrativi per renderli più trasparenti nei confronti dei cittadini e sono state introdotte delle responsabilità, con sanzioni, nei confronti dei dirigenti inadempienti; dal punto di vista della trasparenza, abbiamo puntato sulla partecipazione del cittadino al procedimento amministrativo. In tal modo, durante la fase istruttoria di un procedimento, un cittadino potrà interfacciarsi con il responsabile del procedimento al fine di redigere più velocemente un verbale e accelerare i tempi amministrativi”.
Le nuove disposizioni mirano ad armonizzare la normativa regionale con quella di livello statale e nasce dall’esigenza di conformare istituti pensati per l’organizzazione centrale all’amministrazione regionale in coerenza con la competenza esclusiva riconosciuta allo Statuto in materia di organizzazione degli uffici. La legge compie delle scelte innovative rispetto alla disciplina nazionale per rendere maggiormente significativa ed efficace la portata degli istituti di semplificazione sulla realtà socio-economica siciliana.
Le principali novità che sono state introdotte attengono alla disciplina della conferenza di servizi, della Segnalazione Certificata di Inizio attività (SCIA) e del silenzio-assenso, che ha subito i maggiori interventi riformatori.
In tal senso è stata accresciuta la responsabilità della dirigenza regionale in ordine all’attuazione delle disposizioni, del rispetto dei tempi e della individuazione dei compiti all’interno degli uffici.