Promosso dal CEMI, il Centro per la Migrazione, l’Integrazione sociale e la comunicazione interculturale” dell’Università di Messina si è svolto, presso la sala dell’Accademia peloritana, un incontro – dibattito sul tema dell’inclusione che si è aperto con i saluti del Prof. Giovanni Moschella, prorettore vicario.
Cogliendo l’opportunità di presentare i risultati del progetto FARO, finanziato dal Fondo FAMI, l’Università di Messina ha infatti favorito un dibattito sul ruolo che gli Atenei rivestono in favore dell’integrazione multiculturale. Un ruolo che, come ha sottolineato il Prof. Antonino Germanà, prorettore internazionalizzazione e moderatore dell’incontro in qualità di Presidente del CEMI, viste anche le esperienze presentate e le idee in campo, le Università siciliane sono preparate a svolgere. L’Università di Messina, nell’ambito del progetto FARO ha organizzato due edizioni di un Corso di formazione incentrato sugli aspetti giuridico – legali relativamente al sistema di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Ne ha dato contezza la Prof.ssa Valentina Prudente, Coordinatrice del corso, cui è seguito l’intervento della Dott.ssa Ganda Cascio che, in rappresentanza dell’organizzazione capofila Terres des Hommes Italia e del partenariato di progetto, ha relazionato sull’esperienza progettuale, le attività svolte, la metodologia ed i risultati ottenuti che, tra l’altro, sono stati sintetizzati in un contributo stampato a cura dell’Osservatorio regionale immigrazione, promosso dal CEMI.
Alla presenza della dott.ssa Valentina Anastasi, rappresentante dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati che ha presentato il “Manifesto dell’Università Inclusiva”, i lavori sono poi proseguiti con gli interventi dei rappresentanti di tutte le Università siciliane. A partire dalla apprezzamento della Dott.ssa Anastasi che ha posto l’accento sull’importanza di condividere le buone pratiche al fine di favorire le collaborazioni e massimizzare l’impegno sul versante dell’integrazione, è emersa una considerazione univoca da parte di tutti i delegati dei Rettori circa la valenza di fare rete ed il successo dell’iniziativa in questo senso. Significativa anche la presenza di UniKore che, ha sottolineato il Prof. Sabatino, intende fornire pieno sostegno ad ogni attività che sia finalizzata alla valorizzazione delle persone e dei migranti come risorsa per le società di accoglienza. Inoltre tutti i diversi progetti presentati dal Prof. Di Marco per l’Università di Palermo, hanno dimostrato la necessità di puntare sempre di più sull’apertura al territorio così come l’importanza, ha sottolineato la Prof.ssa Longo per l’Università di Catania, di investire sula funzione culturale come leva centrale di integrazione per lo sviluppo.