Si è svolta stamane, nell’Aula Magna del Rettorato, la cerimonia di consegna degli attestati agli allievi che hanno partecipato alla seconda edizione del corso di formazione in Global Management. L’evento si è tenuto a conclusione del convegno nazionale sul tema “Internazionalizzazione e innovazione nel settore agroalimentare”, durante il quale sono intervenuti il prof. Antonino Germanà, Prorettore all’Internazionalizzazione, la dott.ssa Silvana Stella, Dirigente formazione ICE ed il prof. Augusto D’Amico, Direttore del Dipartimento di Economia, per i saluti istituzionali. Il convegno è stato introdotto dal prof. Maurizio Lanfranchi, docente presso il Dipartimento di Economia e concluso dalla prof.ssa Daniela Baglieri, Prorettore all’Innovazione e Trasferimento Tecnologico. Vi hanno preso parte: i proff. Gianni Lorenzoni e Simone Vieri, rispettivamente dell’Università di Bologna e dell’Università “La Sapienza” di Roma e l’architetto Salvatore Geraci (Azienda Agricola Palari). E’ intervenuto, inoltre, il dott. Alessandro Bonfiglioli, del CAAB – Centro Agroalimentare di Bologna: “L’agroalimentare si presta ad essere innovato in tutti i passaggi della filiera, dalla produzione alla commercializzazione e distribuzione e quindi è molto importante avere a disposizione momenti formativi e di riflessione su tali argomenti”.
Il legame fra il corso di formazione e il convegno nazionale è stato, infatti, sancito da ben 7 progetti d’ambito agroalimentare, sviluppati e ideati da equipe di studenti durante le varie tappe del Global Management. Due di questi si sono distinti in termini di contenuti e opportunità: BRISA e FICO. Quest’ultimo, in particolare, è un piano d’impresa per la produzione ecosostenibile di olio e succo di fico d’india. Contestualmente, l’idea mira a fornire un prodotto funzionale evitando gli sprechi. Gli altri progetti sono: FANAM, CHAISABA, HAMLO, WONDERFUL WORMS, DELTA CHESE IMPORTING COMPANY.
“Il corso di formazione in Global Management – ha detto il prof. Antonino Germanà – testimonia l’attenzione costante che l’Università di Messina continua rivolgere al Bacino del Mediterraneo e soprattutto ai suoi giovani allievi. Come ho avuto occasione di ribadire durante l’evento inaugurale, il fatto che il corso venga riproposto per la seconda volta certifica la bontà dell’attività. Abbiamo ricevuto un feedback estremamente positivo da parte degli studenti, sia per i temi evidenziati che per il livello complessivo della docenza. Credo che proprio loro siano fondamentali per trasferire le best practice e creare una rete innovativa, tecnologica e internazionale fra il nostro ed i loro Paesi, con i quali abbiamo anche attivato altri 5 progetti europei”.
“Sono ampiamente soddisfatto – ha commentato il prof. Augusto D’Amico – dell’intero svolgimento del corso in cui, in maniera incessante, il Dipartimento di Economia e l’Ateneo hanno creduto molto, consapevoli della sua importanza nel campo dell’internazionalizzazione”.
“In occasione di questa cerimonia – ha dichiarato la dott.ssa Silvana Stella – voglio dire grazie all’Università messinese e ai 29 studenti partecipanti per aver fortemente contribuito ad arricchire l’esperienza formativa ed internazionale dell’agenzia ICE. Operiamo nella convinzione che sia importante formare i giovani in vista del loro contributo fattivo alle aziende. Loro sono il nostro target anche nei paesi mediterranei e possono creare ponti saldi fra Paesi”.
Il corso di formazione, della durata complessiva di due mesi (per 240 ore d’aula in totale) è stato effettuato in collaborazione con l’ICE. Vi hanno preso parte 29 giovani, diplomati e laureati, provenienti dai Paesi extraeuropei del Bacino Mediterraneo (Algeria, Tunisia, Marocco, Egitto e Turchia ). Sono state trattate le principali tematiche relative al commercio internazionale ed alla gestione d’impresa, analizzate attraverso lezioni frontali, case studies e workshop. L’organizzazione del programma, fra i più innovativi del panorama italiano, è stata curata dal Dipartimento di Economia dell’Ateneo Peloritano. A ciascun partecipante è stata corrisposta una borsa di studio di 1.200 euro lordi mensili.