Si è conclusa presso l’Aula Magna del Rettorato, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle Donne, la III edizione del ciclo di seminari sulla Violenza di genere. Le attività formative del ciclo di seminari, inaugurato l’8 marzo (giorno della Festa della Donna), sono state caratterizzate da una serie di tematiche basate sul riconoscimento, la prevenzione ed il contrasto della violenza di genere.
Alla giornata finale del ciclo di seminari, dopo i saluti istituzionali del Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, e l’introduzione della prof.ssa Spatari, Delegata alle Politiche di Genere dell’Ateneo, sono intervenute il Prefetto di Messina, S.E. dott.ssa Maria Carmela Librizzi, ed il Procuratore Aggiunto della Procura di Messina, dott.ssa Giovannella Scaminaci. Prima della consegna degli attestati di partecipazione, ad opera delle Responsabili scientifiche dell’iniziativa, prof.sse Vittoria Calabrò e Daniela Novarese, si è svolta la performance di Erminia Leanza e Giovanni Macrì della Compagnia teatrale “Quelli che… il palco”.
“Quella odierna – ha dichiarato il Rettore – è una data molto importante, di cui probabilmente si parla anche troppo poco. E’ molto significativo che il ciclo di seminari sia stato inaugurato il giorno della Festa della Donna per concludersi, oggi, nella Giornata mondiale contro la violenza sulle Donne. Negli ultimi 10 anni, in media, circa 150 Donne l’anno muoiono a causa della violenza di genere. Tutto questo non ha nulla a che fare con l’amore ed è ancora più amplificato dal fatto che esistono vittime di violenze quotidiane. Tutti noi, anche grazie ad eventi come questo, che sono stati organizzati per la prima volta nel nostro Ateneo dalla prof.ssa Maria Antonella Cocchiara, possiamo contribuire ad incoraggiare tutte coloro che hanno paura di denunciare”.
“E’ giunto a conclusione – ha aggiunto la prof.ssa Spatari – un ciclo di seminari, articolati in 12 pomeriggi, durante i quali è stato affrontato il tema della violenza di genere sotto l’aspetto della conoscenza, del riconoscimento, della prevenzione e del contrasto. Solo attraverso la conoscenza del fenomeno è, infatti, possibile attuare le necessarie strategie per prevenirlo e contrastarlo. Le date di inizio e fine del ciclo di seminari, giunto alla sua III edizione, sono simboliche e non sono state scelte casualmente. Nonostante se ne parli, c’è ancora tanta strada da fare”.
“Le azioni concrete – ha detto la dott.ssa Scaminaci – partono da una collaborazione tra le istituzioni, sia a livello preventivo che repressivo. La Procura della Repubblica entra in campo nel momento in cui un reato è stato commesso e la cosa a cui miriamo è che queste prime condotte di reato, poi, non portino a conseguenze ancora più gravi. Per questo la collaborazione è fondamentale nella velocità delle investigazioni da parte delle forze di Polizia e nell’efficacia relativa all’assistenza alla vittima dei Centri antiviolenza e delle strutture ospedaliere. Deve essere una collaborazione a tutto campo, altrimenti il risultato non è quello che tutti vorremmo. In questo territorio siamo, già, riusciti a instaurare un’ottima collaborazione istituzionale e la carta dei servizi che è stata presentata, oggi, in Prefettura ne è una prova tangibile perché vengono, così, segnalate tutte le possibilità di aiuto e reazione per le vittime di violenza”.