Si chiude nuovamente in attivo il bilancio delle immatricolazioni per l’Università di Messina. Confermando un trend già emerso nei mesi scorsi, infatti, in prossimità della fine dell’anno accademico le immatricolazioni fanno segnare un +9,70% rispetto all’anno precedente. Il risultato assume un valore ancora più significativo se si considera che nel 2016/17 si era già registrato un +12,87% nel raffronto con i dodici mesi precedenti.
Inoltre a marzo scorso, nell’apposita graduatoria del quotidiano “La Repubblica” (basata su dati comunque parziali), l’Ateneo peloritano risultava 4° in Italia per aumento di immatricolati nel 2017/18. La media nazionale era stimata in un + 3,8%. Sono stati complessivamente 6.370 gli studenti che hanno scelto un Corso di Laurea triennale, magistrale o magistrale a ciclo unico Unime per il loro percorso di formazione. È stata così superata la soglia delle 6mila matricole: un traguardo che non veniva raggiunto da 4 anni. Il risultato conferma un’inversione di rotta, iniziata con la precedente amministrazione. Nel 2015/16, infatti, si era toccato il minimo storico dell’ultimo decennio, con poco più di 5mila matricole. Da allora, l’aumento è stato costante e rilevante.
Resta stabile, invece, il numero degli iscritti ai Corsi di Laurea: 17.129, a fronte dei 17.145 di un anno fa. Visto la contemporanea crescita degli immatricolati, il dato va legato, tra l’altro, a un aumento del numero di laureati. La provenienza delle nuove matricole rivela come l’Ateneo stia incrementando la propria attrattività a livello regionale e internazionale. Nella comparazione fra il 2017/18 e l’anno precedente, infatti, aumentano del 5,43% gli immatricolati in arrivo da altre province siciliane (sono ora il 23% delle matricole) e di quasi un punto quelli giunti a Messina da Paesi stranieri, che, fino all’anno scorso, facevano segnare percentuali minime. In calo del 6,34%, invece, gli studenti messinesi (pari oggi al 51% delle matricole).
Sostanzialmente stabili i numeri degli immatricolati calabresi (23% delle matricole: tra loro, l’84% proviene dalla provincia di Reggio Calabria) e quelli degli studenti in arrivo da altre regioni italiane (pari all’1%). Un risultato eccellente, che rispecchia le performance positive del nostro Ateneo negli ultimi anni.