Si è svolta in Aula Magna la giornata inaugurale del Convegno Internazionale The Wall. Storie di muri, tra passato e presente, organizzato dal Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche, a trent’anni anni dalla caduta del muro di Berlino.
Dopo i saluti del Prorettore, prof. Giovanni Moschella, i lavori sono stati aperti con la proiezione del video dell’assolo più famoso della storia del rock, Another brick in the wall dei Pink Floyd (1979), un brano suggestivo scelto come simbolo delle tante barriere che ancora oggi ci circondano, a partire da quel muro abbattuto trent’anni fa. Subito dopo, nel corso delle sessioni inaugurali, presiedute presiedute dai proff. Mario Calogero e Lina Panella, si è parlato di “Muro di Berlino e dintorni” e di vecchi e nuovi muri nel panorama internazionale.
Il convegno proseguirà, nei giorni 5 e 6 novembre, presso l’Aula Magna “L. Campagna” del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche; alla chiusura dei lavori congressuali, si terrà, inoltre, un apposito laboratorio per gli studenti. Le tre giornate sono, infatti, dedicate in particolare agli studenti ed ai dottorandi che nel 1989 non erano ancora nati, al fine di far loro comprendere meglio come e quanto il mondo sia cambiato a partire da quel 9 novembre.
L’evento, che vede la partecipazione di numerosi studiosi italiani e stranieri e di docenti dei Dipartimenti di Giurisprudenza, Dicam e Biomorf della nostra Università, ripercorre, grazie all’apporto di professionalità, approcci e metodologie differenti, le concitate vicende che, il 9 novembre del 1989, portavano al crollo del muro di Berlino e alla fine della guerra fredda.
A trent’anni da quell’avvenimento che ha segnato non soltanto l’esperienza della Germania, che vedeva la riunificazione politica e geografica dei territori ad Est e ad Ovest del Muro, ma anche la storia e l’evoluzione politica dei Pesi europei determinando, ovunque, una profonda crisi delle sinistre, si vuole riflettere su quell’evento dalla portata mondiale, nonché sui tanti muri, visibili o meno, reali o immaginari, che ci circondano, in un’ottica di tipo multidisciplinare e comparatistico.