Il 30 settembre e l’1 ottobre il convegno: “Il futuro dell’anziano: prospettive umanistiche” 

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Comunicato n. 243

Il 30 settembre e l’1 ottobre 2025 il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di Messina ospiterà il Convegno internazionale “Il futuro dell’anziano. Prospettive umanistiche” – dedicato a un tema di grande attualità, esplorato da prospettive filosofiche, etiche, letterarie, artistiche e teologiche.

Il Convegno, promosso dal comitato scientifico coordinato dalla prof.ssa Marianna Gensabella, è stato organizzato dall’Ateneo in collaborazione con l’Università di Malta e con il sostegno del Comune di Messina, dell’Arcidiocesi di Messina, Lipari e S. Lucia del Mela, dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti e dell’Istituto Italiano di Bioetica – Sezione Sicilia, e vedrà la partecipazione di studiosi di fama internazionale.

 L’iniziativa nasce dalla convinzione che l’anzianità non sia soltanto una fase biologica della vita, ma un territorio da esplorare, capace di aprire nuove possibilità culturali, sociali e perfino creative. Filosofi, teologi, antropologi, pedagogisti e studiosi di fama internazionale si confronteranno per offrire al pubblico un mosaico di riflessioni originali, in grado di mettere in dialogo discipline diverse. Citiamo qui, solo per brevità, alcune relazioni, rinviando alla brochure per uno sguardo completo.

Il Convegno sarà aperto da Monsignor Vincenzo Paglia, presidente emerito della Pontificia Accademia per la Vita, con una lectio magistralis dedicata al tema: “La vecchiaia: un’età da inventare”. Paglia, da anni impegnato nella riflessione etica e teologica sul valore della vita nelle sue diverse stagioni, proporrà uno sguardo capace di unire profondità e apertura verso le sfide del nostro tempo. Sempre nella prima giornata l’antropologo francese David Le Breton (Université de Strasbourg), tra i più autorevoli studiosi contemporanei del corpo, delle pratiche sociali e dell’immaginario, interverrà su “La creatività della vecchiaia”, ribaltando la visione comune dell’età anziana come fase passiva e restituendole una dimensione vitale e progettuale. Seguirà la relazione di Luisella Battaglia, Presidente dell’Istituto Italiano di Bioetica e componente del Comitato Nazionale per la Bioetica, che traccerà un itinerario filosofico al femminile che conduca all’arte dell’invecchiare. Nella seconda giornata il filosofo Philippe Cornet (Sorbonne Université, Paris) porterà la sua riflessione provocatoria su “Il futuro dell’anziano: la sua scomparsa?”, un interrogativo che apre alla discussione sul rischio che la società contemporanea marginalizzi o addirittura “cancelli” la figura dell’anziano. Seguirà la relazione di  Carmelo Vigna (emerito di Filosofia morale presso l’Università di Venezia) che traccerà le linee essenziali di un’etica della vecchiaia.

Accanto a queste relazioni, non meno interessanti, quelle di un parterre di studiosi italiani e stranieri: Roberto Dell’Oro della Loyola Marymount University di Los Angeles, José Manuel Chillón e Luca Valera dell’Universidad de Valladolid, Ray Zammit e  Charlò Camilleri dell’University of Malta, Giovanni Russo dell’Istituto Teologico San Tommaso, Pietro Grassi dell’ ISSR all’Apollinare , Università della Santa Croce, Marco Centorrino, Maria Laura Giacobello, Anna Maria Passaseo e Rosy Santoro dell’Università di Messina. I loro interventi arricchiranno le quattro sessioni del convegno, spaziando dall’etica alla letteratura, dal cinema alla fenomenologia, fino alle sfide poste dalle nuove tecnologie.

Il convegno si aprirà il 30 settembre alle ore 9.00 e si svilupperà attraverso sessioni mattutine e pomeridiane. Sarà possibile collegarsi in rete, inquadrando il QR Code presente nella brochure, disponibile sul sito del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne.