UnāattivitĆ di formazione che offrirĆ un contributo nella diffusione della cultura della legalitĆ e fornirĆ strumenti utili a contrastare i fenomeni mafiosi e di corruzione. Conoscenze che consentiranno anche di affrontare problematiche particolarmente attuali, come la gestione dei patrimoni confiscati.Ā Il tutto, grazie a una sinergia tra lāAteneo e le istituzioni locali.
L’UniversitĆ di Messina ha istituito il “Centro Studi Ā e ricerche sulla criminalitĆ mafiosa e sui fenomeni di corruzione politica-amministrativa” che ha lo scopo di sostenere, incentivare e divulgare l’analisi scientifica, la discussione critica e la divulgazione di tutti temi connessi tanto alle organizzazioni di tipo mafioso quanto alle patologie che la ormai larga diffusione delle “mafie” innerva entro il contesto politico- amministrativo, economico e sociale.
Il modulo seminariale su “Lāapprodo della mafia alle attivitĆ dāimpresa: la risposta dello Stato tra prevenzione e repressione”, in programma per i giorni 19 e 20 novembre, ĆØ stato rinviato ai giorni Ā 26 novembre (ore 10,45-12,15) e 27 novembre (ore 10,45-12,15), sempre presso lāAula magna del Dipartimento di Scienze giuridiche e Storia delle istituzioni (DISGESI- Piazza XX settembre, n.4 ).
Si svolgerĆ venerdƬ 2 agosto, alle ore 10.30, presso la Sala Senato dellāAteneo PeloritanoĀ una conferenza stampa, durante la quale verrĆ presentato il Piano triennale di Prevenzione della Corruzione dellāUniversitĆ di Messina.
Alla conferenza stampa interverranno il Rettore, prof. Pietro Navarra, il Prorettore vicario, prof. Emanuele Scribano e il Prorettore alla LegalitĆ , prof. Antonio Saitta.
