Comunicato N° 21 del 11 Febbraio 2020

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Era il 2015 quando Claudio Panebianco, allora studente dell’Università di Messina, ha preso in mano le redini di Radio UniVersoMe, neonata web radio degli studenti dell’Ateneo peloritano che, sino a quel momento, non aveva mai avuto una testata in grado di coprire ed implementare diversi canali d’informazione. Da allora sia UniVersoMe che Claudio ne hanno fatta di strada, o, per meglio dire, ne hanno cavalcate di onde radio. I ragazzi della piattaforma multimediale universitaria sono reduci  dalla seconda esperienza consecutiva a Sanremo, dove hanno avuto l’opportunità di documentare il 70° Festival della Canzone Italiana e di conoscere ed intervistare i suoi personaggi, mentre Claudio, a 24 anni, ha raggiunto il sogno cullato da qualunque radioamatore: tenere una rubrica giornaliera su una delle radio più rinomate del panorama radiofonico nostrano, cioè Rtl 102.5 Via Radio. La sua rubrica, della durata di 15 minuti circa, tratterà di novità e curiosità sul mondo cosmopolita dei viaggi.

Il suo amore per la radio è sbocciato a 16 anni con la web radio scolastica del Liceo “La Farina” ed è cresciuto ulteriormente, dopo la fondamentale e formativa esperienza nella redazione di UniversoMe, con RadioSapienza (dove è stato referente dell’area speaker).

A distanza di 5 anni, il grande salto, con milioni di persone all’ascolto ed il pensiero rivolto alla sua città ed alla sua Università: “A Messina ho mosso i primi passi – ha commentato – ed all’Ateneo peloritano devo davvero tanto. Durante l’esperienza con UniVersoMe ho imparato a lavorare, davvero, dentro l’ambiente degli uffici stampa e delle dinamiche della radio vera, quella fatta di contatti e capacità di essere sempre presenti con tutta la professionalità del caso. Alla città devo tutto, dalle mie origini fino alla mia crescita, ed a chi ci prova o sogna di provarci, a chi si dice che viene da una città troppo piccola per un sogno troppo grande, dico di non mollare mai: la voce non conosce confini e le onde radio arrivano ovunque”.

 

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