Comunicato N° 122 del 9 Marzo 2016

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La prestigiosa rivista “Chemical Review”, che vanta il più alto impact factor a livello globale (56) nell’area delle scienze e tecnologie (solo due riviste di area medica hanno impatto più alto), ha pubblicato un lavoro realizzato dal prof. Francesco Mallamace, ordinario di Fisica sperimentale dell’Ateneo, in collaborazione con Silvina Cerveny (Spagna), Jan Swenson (Svezia), Michael Vogel (Germania) e Limei Xu (Cina). 
La pubblicazione nasce sotto gli auspici della Royal Swedish Academy of Sciences, attraverso il suo Nobel Institutes for Physics and Chemistry, lo Swedish Research Council e il Department of Physics at Stockholm University.
Il lavoro sviluppa quanto emerso nel corso della conferenza “Water : the Most Anomalous Liquid”, svoltasi a Stoccolma, dedicata agli studi sul sistema acqua ed a tematiche di ricerca particolarmente interessanti in prospettiva o riguardanti problemi “aperti”. In quell’occasione, il gruppo del prof. Mallamace aveva approfondito il tema della validità e dell’impatto in fisica, chimica e biologia della scoperta – valsa nel 2007 al prof. Mallamace il “Cozzarelli Prize” attribuito dalla National Accademy Sciences (USA) – riguardante la violazione da parte del liquido acqua della nota legge di Stokes-Einstein. Scoperta (fatta insieme al team del prof. Sow-Hsin Chen, del MIT di Boston, già insignito da Unime con il dottorato honoris causa) che ha aperto successivamente la strada alla generalizzazione della cosiddetta transizione dinamica nei liquidi (dynamical o fragile-to-strong dynamical transition).

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